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sabato 7 marzo 2020

Al Ferraris di Caserta la didattica a distanza dà spazio alle emozioni

Compito: leggi la poesia che segue ed esprimi tramite un breve componimento o anche una tua poesia quello che pensi sull'argomento  
I versi  di Gio Evan (poeta, scrittore contemporaneo)


Questo virus non ci sta uccidendo,
ci sta insegnando che non dobbiamo lasciarci soli,
che se togli il tocco
resta lo sguardo
che se togli l'approccio
resta il pensiero,
che non c'è matematica al mondo
che possa vivere di sola sottrazione,
per quanto la vita a volte usi espressioni difficili
noi, possiamo sommare meraviglia
e moltiplicarla per chi
continuamente divide
finirà presto, come finiscono
tutte le cose senza cuore
come fanno i tornadi
le onde arrabbiate dei mari giganti
i terremoti, le tempeste,
vengono devastano e se ne vanno,
e non c'è da inaridirsi
né da annaffiarci di collera spietata,
è la loro natura, venire distruggere e andare
è la loro natura,
la nostra natura invece
è quella di restare
e a chi resta
resta il compito di costruire
e come abbiamo costruito un'Arca
per salvare la vita ai tempi delle immense piogge
oggi siamo chiamati a difendere le nostre piogge interiori
a non lasciarci affogare dall'indifferenza
dall'odio, il razzismo, la paura
a costruire la nostra Arca dentro
per mettere in salvo la generosità,
l'accoglienza, il senso di pace, il servizio, l'umiltà
questo virus non ci sta uccidendo,
ci sta ricordando che siamo fragili
che non dobbiamo dare per scontato questo corpo
che non si scherza con la terra
che non si prende in giro il cielo
e che c'è sempre un'occasione
per restare amorevoli
non posso toccarti, dicono,
ma senti,
senti come ti abbracciano forte
i miei occhi.


Gio Evan

1 commento:

  1. Che con questa poesia si vuol dar a capire che ora che c'è sto virus dobbiamo rimanere tutti vicini e nn dobbiamo ammazzarci uno per un altro se no saremo noi ad ucciderci e nn il virus

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